Salve lettori, oggi vi recensirò un romanzo che mi è stato gentilmente inviato dall’autore. Il suo titolo è il Sogno di Nova di Massimo Valentini, una pubblicazione Saggese Editore.
Sono stata molto contenta di poter ricevere questo romanzo in omaggio e ringrazio ancora l’autore, e ho più volte espresso il mio entusiasmo per questo volume, capitato alla persona giusta e al momento giusto. L’ho letto con lentezza ma assaporandolo in tutti i suoi aspetti, perché è una storia che merita di essere gustata e letta con attenzione: non è un libro da leggere di fretta e con superficialità.
La scrittura di Massimo Valentini è delicata, scorrevole ma anche molto profonda e intensa a tratti, e mi ha stupito subito come la storia assumesse dei tratti quasi poetici in questi punti, rinviando a concetti e tematiche importanti e attualissime, anche se si tratta di una storia ambientata in un futuro abbastanza lontano. Esso, però, non si presenta come totalmente distopico ma nemmeno inverosimile: la tecnologia ha fatto un grande salto, e gli umani sono ormai ibridi tra il loro essere carne e naturali e i “potenziamenti” che la tecnologia può loro donare. A essere rimasti intonsi nella propria umanità sono in pochi (o quasi nessuno), e questa diversità, quando salta fuori, è fonte di discriminazione e scherno, per arrivare quasi al limite dell’illegalità.
Non voglio dirvi troppo sui personaggi, anche se mi hanno molto intriganti: mi hanno ricordato alcuni protagonisti celebri delle opere di Asimov, ma al tempo stesso mi hanno ricordato un po’ me stessa. Alcuni di loro sono scienziati e ricercatori, e non ho potuto fare a meno di pensare che mi somigliassero un po’ in certi modi strani e psicologici.
Ma vorrei soffermarmi maggiormente sulle tematiche di questo romanzo, quali l’autenticità, ormai quasi del tutto perduta in questo mondo “artificiale”, ma che viene riscoperta in modi peculiari e inaspettati; quella del trovare il proprio “posto nel mondo”, che è sempre un concetto molto particolare e attuale, e che credo che tocchi un po’ tuti quanti. E, ultima ma non per importanza, la tematica della salute mentale, che anche se non regina del romanzo e della narrazione, la si può percepire durante tutto il percorso narrativo come un filo conduttore importante, che unisce anche i personaggi nel loro tentativo di comprendere cosa sia “normale” e cosa no in questo futuro che è andato troppo oltre l’umano, per giungere al “post-umano”. Al tempo stesso, il conflitto dei personaggi sembra anche virare sulla ricerca del significato della vita e della differenza tra bene e male.
Questa recensione è stata diversa dalle altre, ma il senso che vi ho letto dietro mi ha spinto a parlarvi più delle tematiche che della narrazione in sé. E quando succede, vuol dire che un romanzo mi ha proprio colpito!
Ve lo consiglio vivamente per ritrovare un po’ di “senso” e di significato, e per leggere qualcosa di genere fantascientifico che vi sorprenderà!
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Il Sogno di Nova
Massimo Valentini
Saggese Edizioni
Anno 2446 d.C. Sotto la pioggia scrosciante di un mondo oscuro, dominato dalla robotica e dall’unione tra la carne degli esseri umani e il silicio dei computer, essere interi è un vero e proprio stigma e tutti sfoggiano il proprio status di persone potenziate da arti meccanici e organi artificiali. In questa società ipertecnologica e artefatta esiste, però, una donna diversa sia dalle macchine che dagli esseri umani. Preziosa per alcuni e pericolosa per altri, Nova è inseguita da individui spietati che cercano di ucciderla, di coglierne il segreto, e da altri che tentano di salvarla. Nella corsa per sfuggire a un mondo ostile che non riconosce, interroga se stessa sul confine tra ciò che è umano e ciò che non lo è, tra chi è in grado di provare vere emozioni e chi di riprodurne una squallida imitazione. Solo quando un nuovo sentimento sboccia nel suo cuore, la ragazza conoscerà il segreto fatto di “femminilità e fuoco”, che la porterà a scelte radicali pur di veder trionfare il suo sogno radioso sull’oscurità delle macchine.
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