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Io la voglio trascorrere tutta insieme a

Adaesha… 450 anni fa

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Adaesha è il regno che conosciamo grazie alla storia di Alaisa, e deve il suo nome a una delle famiglie che ha a lungo regnato su questa terra. Ma, 450 anni fa, non era così.

L’Impero di Fader, che regnava ormai da tempo indefinito, era stato messo in ginocchio da una strana piaga che aveva sparso morte e paura: i flussi immigratori dei Saliahman.

I Saliahman stavano fuggendo dalla loro terra natia e dirigendosi a est per trovare una nuova terra da popolare. Questo, però, i sudditi dell’Impero di Fader non lo sapevano, e coglievano solo la devastazione che queste ondate di strani esseri, che viaggiavano in groppa a creature enormi e spaventose, apportavano.

 

“Padena aveva cercato di raggiungere Moria, ma quando erano arrivati non aveva potuto far altro che cercare di nascondersi all’interno di un ceppo sventrato di albero. Aveva perso il suo coltello per la caccia, e farsi largo tra quelle creature enormi, possenti e violente, rappresentava un suicidio.

Quando l’ondata fu passata, tra urla e schiamazzi di quel popolo vile che non parlava la loro lingua, Padena era corsa verso il punto in cui pensava ci fosse Moria. L’aveva ritrovata che si reggeva una spalla, il sangue che le colava lungo il braccio e i vestiti.”

 

La terra popolata dai protagonisti di questa storia è quindi attraversata dalla paura, sanguinante e devastata. Il popolo è alla deriva, non c’è cibo, i raccolti vengono distrutti e saccheggiati dalle ondate dei Saliahman.

È proprio grazie a questo periodo di paura e morte, che i Saliahman diventano il nemico più temuto, il popolo considerato più crudele e vile da parte del popolo che sarà quello di Adaesha.

 

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«Se non facciamo qualcosa, il nostro regno scomparirà. Non si tratta solo di Moria, moriremo tutti. Stanno radendo al suolo i nostri raccolti, i nostri boschi, le nostre città… Come potrà il nostro regno tornare ai fasti antichi, se non ci sarà più nessuno per ricostruirlo?».

 

E, cosa peculiare, l’Impero di Fader è un regno senza Dei: i culti passati sono scomparsi, rimpiazzati dal cinismo. Ma, nella disperazione, la fede può essere ritrovata.

 

«Gli unici che possono fare qualcosa… sono gli Dei» disse, poi riprese a camminare. Erano quasi arrivati.

«Cosa?» esclamò Ioro, continuando a seguirla. «Gli Dei non esistono!».

«Sai bene che non è così. È l’Impero di Fader che ha voluto convincerci del contrario. Ma c’è stato un tempo in cui gli Dei venivano venerati, ed essi aiutavano il nostro popolo. È arrivato il momento che tornino a farlo».

 

E I Cinque Dei nascono da queste vicende, sorgono sulla cenere di un regno ormai distrutto, per riportare, attraverso il sacrificio, pace e vita alla propria terra. Ma quale sarà il prezzo da pagare?

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“Con la loro sola presenza riuscivano a sedare crimini e rivolte nascenti. Erano splendidi, come Dei scesi in terra.”

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I personaggi di I Cinque Dei di Adaesha

Dreamcast

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Padena

(Zoey Deutch)

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“I suoi capelli, di un caldo color castano, erano aggrovigliati, il volto dalla pelle chiara era macchiato di fuliggine e terra.”

Una ragazza combattiva, che ha dovuto farsi forza dopo le tragedie che hanno colpito la sua famiglia. Ioro e sua sorella Moria, sono gli unici fari che la portano ad andare avanti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ioro

(Evan McGregor)

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“Poi Ioro, con gli occhi del suo celeste liquido ancora fissi nei suoi, avvicinò il volto al suo, e la baciò come mai l’aveva baciata prima.”

Comprensivo e gentile, Ioro è il promesso sposo di Padena. L’affetto basterà a tenerli uniti, nonostante le terribili vicende che si stanno susseguendo nella loro terra natia?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Moria

(Lily Collins)

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“I suoi capelli, più scuri di quelli di Padena, erano sparpagliati sul cuscino. I loro riflessi color mogano le donavano un aspetto sinistro, come se fossero macchiati di sangue. Il volto magro, il mento affilato, e gli occhi castani chiusi, era tutto molto simile a lei. Moria era roba sua, come Padena era roba di Moria.”

Sorella minore di Padena, Moria cambia radicalmente dopo un incidente in cui ha quasi perso la vita. Da quel momento, nulla sarà più lo stesso.

 

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Nunea

(Anna Popplewell)

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“Era una bambina tutta capelli castani, occhi chiari e un sorriso che sapeva conquistare anche il più duro dei cuori.”

Nata dall’unione della famiglia più famosa e benvoluta del regno in ricostruzione, è una ragazzina solare e dolce.

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Lodo

(Nicholas Hoult)

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“Erano splendidi, come Dei scesi in terra. Lodo era il loro nuovo miracolo.”

Ultimo nato della famiglia che porta avanti la ricostruzione del regno, la sua nascita custodisce un oscuro segreto.

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ESTRATTO I Cinque Dei di Adaesha

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Padena li aveva sentiti arrivare solo quando erano troppo vicini per essere evitati. Erano tanti, coprivano l’orizzonte come una linea nera che si espande e non ti lascia scampo. Percorrevano leghe e leghe correndo sui loro destrieri mostruosi, incuranti di ciò che potevano trovarsi davanti.

Come se fuggissero da qualcosa di immensamente tremendo, più devastante di loro stessi.

Padena aveva cercato di raggiungere Moria, ma quando erano arrivati non aveva potuto far altro che cercare di nascondersi all’interno di un ceppo sventrato di albero. Aveva perso il suo coltello per la caccia, e farsi largo tra quelle creature enormi, possenti e violente, rappresentava un suicidio.

Quando l’ondata fu passata, tra urla e schiamazzi di quel popolo vile che non parlava la loro lingua, Padena era corsa verso il punto in cui pensava ci fosse Moria. L’aveva ritrovata che si reggeva una spalla, il sangue che le colava lungo il braccio e i vestiti. La sorella l’aveva guardata con la paura negli occhi, prima di svenire.

E adesso Moria, anche dopo le cure di Waila, era ancora bianca come il lenzuolo su cui giaceva. La spalla e il braccio sinistri erano fasciati, ma il sangue stava già iniziando a imbrattare le fasciature. Era incosciente, ma il suo corpo tremava lievemente a causa del veleno che le circolava nelle vene. Il veleno che, probabilmente, l’avrebbe uccisa.

I suoi capelli, più scuri di quelli di Padena, erano sparpagliati sul cuscino. I loro riflessi color mogano le donavano un aspetto sinistro, come se fossero macchiati di sangue. Il volto magro, il mento affilato, e gli occhi castani chiusi, era tutto molto simile a lei. Moria era roba sua, come Padena era roba di Moria.

Non poteva lasciarla andare. Non così, non senza fare nulla.

Playlist di I Cinque Dei di Adaesha

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A Thousand Years - Christina Perri

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Unconditionally - Katy Perry

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Breathe me - Sia

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Arctic - Sleeping At Last​

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Light - Sleeping At Last

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